Domenica 27 novembre alle ore 15,30 Concerto di Carrie Rodriguez organizzato da AmenoBlues al Museo Tornielli di Ameno.
Ingresso € 10
Dopo il successo di due anni fa torna Carrie Rodriguez – voce e violino – in duo col suo partner Luke Jacobs.
La texana è una delle stelle del nuovo folk americano, basa il suo stile e la sua musica su una solida capacità tecnica di strumentista, affinata negli anni di tour: il violino, in primis, il mandolino e la chitarra tenore. A questo aggiunge la sua voce sicura e corposa e una scrittura pungente e sempre alla ricerca di nuove atmosfere, come dimostra l’ultimissimo Give Me All You Got, il suo album più personale e autobiografico, che presenterà in anteprima nel prossimo tour italiano.
La critica l’ha paragonata a Norah Jones e Lucinda Williams e il Club Tenco, da sempre sensibile alle nuove promesse della canzone d’autore, l’ha fortemente voluta come guest internazionale sul palco del Teatro Ariston l’11 novembre del 2011. Gli ospiti internazionali prima di lei sono stati artisti del calibro di Tom Waits, Joni Mitchell, Nick Cave Caetano Veloso, per citarne alcuni. Il 2011 sembra essere l’anno della consacrazione per la giovane songwriter texana che, oltre alle numerose collaborazioni con John Prine, Mary Gauthier, Lucinda Williams, Bill Frisell etc, ha partecipato alla realizzazione del disco d’esordio dell’attore Jeff Bridges, prodotto dal genio di T Bone Burnett. Un destino segnato quello di Carrie, se si considera che suo padre David è un apprezzato folksinger con 9 dischi all’attivo e sua zia era Eva Garza, una delle più importanti voci messicane degli anni ’50. Molti esponenti di spicco della scena cantautorale americana erano amici di famiglia, su tutti Lyle Lovett, che ha avuto anche un ruolo fondamentale nella sua carriera. Ricorda Carrie: “papà mi regalò un disco di Leonard Cohen per i miei 9 anni, lo odiai. Ma poi lo riascoltai a 13 anni e lo amai…”. La svolta per la sua carriera arriva nel 2001 quando il songwriter Chip Taylor, l’autore di Wild thing (portata al successo da Jimi Hendrix) e fratello dell’attore John Voight, la nota nel corso del celebre festival SXSW di Austin e le propone di collaborare con lui. L’unione frutta 3 dischi in studio, 2 dischi live e innumerevoli tour in America ed Europa tra il 2002 e il 2007. È una palestra fondamentale per Carrie, che nel 2006 si sente pronta al grande salto e pubblica il suo primo disco solista Seven angels on a bicycle (con la partecipazione di Bill Frisell e Greg Leisz), cui seguirà nel 2008 She ain’t me (che include una canzone composta a 4 mani con Mary Gauthier) e nel 2009 il Live in Louisville, dove compaiono alcune canzoni eseguite in duo con Lucinda Williams. Nel 2010 decide di tributare il giusto omaggio agli artisti che l’hanno influenzata e le hanno permesso di crescere con l’album Love & circumstance. Il disco include canzoni di suo padre e sua zia, dei Little Village (Hiatt/ Lowe/Cooder/Keltner), Buddy & Julie Miller, Richard Thompson, Townes Van Zandt, Hank Williams, Lucinda Williams e altri. Il progetto è un personale ritratto del songwriting americano, filtrato attraverso il violino e la voce calda della Rodriguez che dichiara le sue radici e il suo amore verso la canzone d’autore.
Il 2015 è un anno molto importante per Carrie Rodriguez e in poco tempo nasce il suo primo figlio Cruz, muore suo padre David Rodriguez e viene alla luce “Lola”, il suo ultimo disco, un progetto ambizioso cantato in lingua spagnola con orchestrazioni e partecipazioni straordinarie da Bill Frisell a Raul Malo dei Mavericks.
Ad accompagnarla nel suo tour italiano ci sarà l’inseparabile Luke Jacobs per rivivere le intense emozioni dello splendido Live at Cactus, che la coppia ha registrato dal vivo nel leggendario Cactus Cafe di Austin.