Studi Aperti – SOCIAL UTOPIA
Dal 3 al 5 luglio 2015 si svolge l’undicesima edizione di Studi Aperti, che quest’anno intende porre l’attenzione sulla relazione tra il mondo del sociale e il mondo della cultura contemporanea, nelle sue diverse declinazioni.
Studi Aperti ospita oltre cinquanta artisti e coinvolge performance di musica, spettacolo, letteratura, insieme a laboratori, workshop e ovviamente, arte e architettura. Gli spazi espositivi utilizzati sono sia pubblici sia privati, i cittadini infatti aprono le loro case e le loro ville, premettendo agli artisti di installare le loro opere. Oltre agli spazi privati vengono utilizzati il Museo Tornielli, il parco Neogotico, la storica Casa Cotta e si è creata una collaborazione con la Fondazione Calderara di Vacciago (frazione di Ameno).
Il Festival è diviso in sezioni, affidate a diversi curatori: Giorgio Caione, Francesca Gattoni e Andrea Grotteschi per le sezioni Arte e Spettacoli, Elena Bertinotti per la sezione Paesaggi Mirati, dedicata all’architettura e Davide Vanotti per la sezione Letteratura.
Una nuova progettualità multidisciplinare attenta allo sviluppo umano e sociale, caratterizzerà i progetti di arte, architettura, design e letteratura dell’edizione 2015. Nel corso degli anni la formula di Studi Aperti si è sempre costantemente rinnovata senza smarrire la propria identità. L’undicesima edizione apre un nuovo decennio di attività di Asilo Bianco, e proprio come una „rivoluzione“, si riparte da dove si è iniziato: l’esperienza degli „asili bianchi“ di Sabina Spielrein, dove i bambini venivano cresciuti come persone libere usando l’arte come strumento educativo. L’incontro tra l’arte e il sociale dunque, tra il fare artistico e la progettazione nella società.
Verranno presentati spazi di aggregazione non convenzionali, spazi per il dialogo e la rappresentazione di mondi poco visibili e pratiche responsabili di sviluppo sostenibile ed equo in contesti locali e internazionali. La nuova edizione di Studi Aperti vuole offrire uno sguardo sulla progettualità artistica che sconfina in altri territori, dall’impegno sociale al lavoro coi pazienti psichiatrici e disabili, dai progetti con paesi extraeuropei alle esperienze più eterodosse, come l’arte irregolare o naïf. Al centro dei tre giorni del festival saranno le opere, ma soprattutto i progetti. Realizzati, in corso d’opera o non ancora iniziati. Un’occasione per entrare nel vivo della progettazione di artisti, designer, architetti e operatori culturali.
Per visionare il programma completo di Studi Aperti: www.studiaperti.it